sabato 21 gennaio 2012

Conversione Azioni Privilegiate e di Risparmio Fiat SPA e Fiat Industrial: due operazioni illegali.

Questo blog nasce per far sapere ai soci proprietari delle azioni Privilegiate e di Risparmio Fiat Spa e Industrial che, con la prossima operazione di conversione, verrà pesantemente ed illegalmente diminuita la loro quota di diritto di proprietà sulla società e sul suo patrimonio.
Soltanto diffondendo la consapevolezza di quello che sta per accadere e difendendo i nostri diritti insieme, ci sarà la possibilità di ottenere una giusta revisione dell'operazione senza dover ricorrere alla magistratura.


In questo primo post vorrei dare una breve spiegazione, il testo dell'esposto da me inviato alla Consob, ente che dovrebbe essere il garante degli investitori, è disponibile nella pagina successiva. Gli esempi che farò, anche nell'esposto, saranno basati sulle azioni Fiat Ind. Priv. ma, naturalmente, il principio vale anche per le altre.

In primo luogo bisogna stabilire bene cos'è una azione:

l'Art. 2325 cc stabilisce che il termine “azione” significa “quota societaria di società per azioni” e quindi è il temine “quota” che indica i diritti del socio.

La proprietà Fiat Ind è suddivisa in n. 1.275.452.595 quote: le categorie (ordinarie, priv, risp.) riguardano esclusivamente i diritti che derivano alle quote nella gestione della società, fermo restando il loro titolo di proprietà sulla società stessa.
Nessuno può togliere questo diritto al Socio senza il suo consenso (salvo casi previsti dalla legge), qualunque sia l'offerta di cambio: non si può obbligare il Socio a cedere un suo diritto patrimoniale che è garantito dalla legge.


Se qualcuno dirà che questa è un'operazione motivata dalla necessità di estinguere certe categorie di azioni (quote), avviso subito che si tratta di una grande presa in giro: nel caso si debbano trasformare le azioni (quote) priv. in ordinarie si cambiano i diritti afferenti alle quote nella gestione societaria, non certo il numero delle quote del Socio che, così facendo, vedrà rimanere inalterato il suo titolo di proprietà sulla società e sul patrimonio della stessa. Non si possono estinguere quote di un contratto di società ad alcuni soci, e di conseguenza, modificare il contratto, senza il consenso di tutti i soci (art. 2252 cc).


La sostituzione delle azioni proposta assegna 7 nuove azioni ogni 10 possedute, dunque 7 quote sociali ogni 10 già possedute e quindi diminuisce il diritto di proprietà sulla società e sul patrimonio.
Poiché è una operazione obbligatoria per il Socio, lo costringe ad accettare una diminuzione dei suoi diritti patrimoniali contraria alla legge, è quindi un reato; quanto al diritto di recesso, essendo basato su una operazione illegale, non è da prendere in considerazione.


Dopo questa breve spiegazione, nella pagina successiva di questo blog (vai alla raccomandata 03/01/2012) troverete inserito l'esposto da me inviato alla Consob sull'argomento: vi troverete tutti gli elementi legali che giustificano le mie affermazioni; se sarete convinti, vi prego di inviare a vostra volta un esposto alla Consob (copia/incolla del mio va bene) affinchè siano costretti a considerare la nostra posizione; più saremo e maggiori saranno le possibilità che si attivi per sistemare la cosa senza intervento della Magistratura (purtroppo in questo Paese il diritto del singolo non è molto protetto).


 
Se qualcuno ha la possibilità di far intervenire la stampa è il benvenuto, servono informazione e chiarezza!


Per ulteriori chiarimenti, potete commentare su questo blog o contattarmi al mio indirizzo e-mail: 

fabbri.sergio@tiscali.it

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