Questo blog nasce per far sapere ai soci
proprietari delle azioni Privilegiate e di Risparmio Fiat Spa e Industrial che, con la prossima
operazione di conversione, verrà pesantemente ed illegalmente diminuita
la loro quota di diritto di proprietà sulla società e sul suo patrimonio.
Soltanto diffondendo la consapevolezza di
quello che sta per accadere e difendendo i nostri diritti
insieme, ci sarà la possibilità di ottenere una giusta revisione dell'operazione senza
dover ricorrere alla magistratura.
In questo primo post vorrei dare una breve spiegazione, il testo dell'esposto da me inviato
alla Consob, ente che dovrebbe essere il garante degli
investitori, è disponibile nella pagina successiva. Gli esempi che farò, anche nell'esposto, saranno
basati sulle azioni Fiat Ind. Priv. ma, naturalmente, il
principio vale anche per le altre.
l'Art. 2325 cc stabilisce che il
termine “azione” significa “quota societaria di società per
azioni” e quindi è il temine “quota” che indica i diritti del
socio.
In primo luogo bisogna stabilire bene
cos'è una azione:
La proprietà Fiat Ind è suddivisa in n. 1.275.452.595 quote: le categorie (ordinarie, priv, risp.) riguardano esclusivamente i diritti che derivano alle quote nella gestione della società, fermo restando il loro titolo di proprietà sulla società stessa.
Nessuno può togliere
questo diritto al Socio senza il suo consenso (salvo casi
previsti dalla legge), qualunque sia l'offerta di cambio: non
si può obbligare il Socio a cedere un suo diritto patrimoniale
che è garantito dalla legge.
Se
qualcuno dirà che questa è un'operazione motivata dalla
necessità
di estinguere certe categorie di azioni (quote), avviso subito
che si
tratta di una grande presa in giro: nel caso si debbano
trasformare
le azioni (quote) priv. in ordinarie si cambiano i diritti
afferenti
alle quote nella gestione societaria, non certo il numero delle
quote
del Socio che, così facendo, vedrà rimanere inalterato il suo
titolo di proprietà sulla società e sul patrimonio della stessa.
Non si possono estinguere quote di un contratto di società ad
alcuni
soci, e di conseguenza, modificare il contratto, senza il
consenso di
tutti i soci (art. 2252 cc).
La
sostituzione delle azioni proposta assegna 7 nuove azioni
ogni 10 possedute, dunque 7 quote sociali ogni 10 già
possedute e quindi diminuisce il diritto di proprietà
sulla società e sul patrimonio.
Poiché è una operazione obbligatoria per il Socio, lo costringe ad accettare una diminuzione dei suoi diritti patrimoniali contraria alla legge, è quindi un reato; quanto al diritto di recesso, essendo basato su una operazione illegale, non è da prendere in considerazione.
Poiché è una operazione obbligatoria per il Socio, lo costringe ad accettare una diminuzione dei suoi diritti patrimoniali contraria alla legge, è quindi un reato; quanto al diritto di recesso, essendo basato su una operazione illegale, non è da prendere in considerazione.
Dopo questa breve spiegazione, nella pagina successiva di questo blog (vai alla raccomandata 03/01/2012) troverete inserito l'esposto da me inviato
alla Consob sull'argomento: vi troverete tutti gli elementi legali che
giustificano le mie affermazioni; se sarete convinti, vi prego di
inviare a vostra volta un esposto alla Consob (copia/incolla del mio va
bene) affinchè siano costretti a considerare la nostra posizione;
più saremo e maggiori saranno le possibilità che si attivi per
sistemare la cosa senza intervento della Magistratura (purtroppo
in questo Paese il diritto del singolo non è molto protetto).
Se
qualcuno ha la possibilità di far intervenire la stampa è il
benvenuto, servono informazione e chiarezza!
Per ulteriori
chiarimenti, potete commentare su questo blog o contattarmi al
mio indirizzo e-mail:
fabbri.sergio@tiscali.it
fabbri.sergio@tiscali.it